Che Cos'é il Tiro a Volo

Il Tiro a Volo nasce nella seconda metà del XIX secolo negli Stati Uniti, come hobby per trascorrere il tempo libero colpendo con il fucile le palline di vetro che si usano comunemente come addobbi natalizi.
Le palline ingegnosamente lanciate in aria da strumenti costruiti per l’occasione, i balltrap. Vennero in seguito sostituite con bersagli mobili in argilla a forma di disco con il nome di clay-bird (uccello d'argilla nei paesi anglosassoni), e  come pigeon d'argile (piccione d'argilla in Francia), infine in Italia e Spagna dove il dischetto fu ribattezzato semplicemente piattello. La prima apparizione internazionale (anche se come sport facoltativo) ci fu ai Giochi Olimpici di Parigi del 1900.
Il Tiro a Volo è a tutti gli effetti una disciplina Olimpica con le specialità “Trap”,“Skeet” e "Double Trap (oggi non più specialità Olimpica)" e, in questo contesto, Ca’ del Boschi Trap allena con orgoglio la propria promettente squadra giovanile.

La storia del Tiro a Volo è ricca di successi, in quattordici edizioni dei Giochi Olimpici il Tiro a Volo Italiano ha conquistato nove medaglie d'oro, otto d'argento e otto di bronzo, e numerosissimi tra Campionati del Mondo, Coppe del Mondo e Campionati Europei sia in ambito maschile che femminile. FITAV si impegna a far conoscere il Tiro a Volo agli studenti e a favorirne la pratica in ambito scolastico. Nasce così il Progetto Scuola che ha coinvolto anche il nostro Campo di Tiro, ospitando gli studenti del Liceo Scientifico Lorenzo respighi di Piacenza.

Guarda il video "FITAV per la Scuola", una raccolta di emozioni che vanno dalle Olimpiadi del 2004 a quelle del 2012 con il medagliere dal 1956.

Fitav per la scuola from Leonardo De Mai on Vimeo.

La specialità più praticata presso il nostro stand è la "Fossa Olimpica" (Trap)
I tiratori, alternandosi su cinque pedane di tiro diverse, sparano da una linea di tiro parallela posta ad una distanza di 15 metri dalla fossa che ospita le macchine lanciapiattelli. È il tiratore che aziona automaticamente il meccanismo lanciapiattelli imbracciando il fucile caricato con due colpi. Ad ognuna delle cinque pedane corrispondono tre macchine lanciapiattelli ed una roulette automatica stabilisce la successione dei lanci. È questo elemento a rappresentare la difficoltà per il tiratore: pur conoscendo il tempo di uscita del piattello, egli deve intercettare la direzione che può variare di 90° sul piano orizzontale e la sua altezza che, a dieci metri della fossa,  può variare da un metro e mezzo fino a tre metri e mezzo.
Oltre alla "Fossa Olimpica" (Trap) vengono praticate anche la “Fossa Universale” e lo “Sporting”, discipline non olimpiche ma che richiedono altrettanta concentrazione e precisione.

 

Come iniziare
Avere una passione o semplicemente una curiosità per il tiro a volo può talvolta non essere sufficiente ad iniziare l’attività in modo corretto se non si intraprendono i passi giusti poiché si tratta di una disciplina il cui attrezzo sportivo è costituito dal fucile. La cosa che si consiglia è verificare sempre sul nostro sito www.fitav.it l’Associazione Sportiva di Tiro a Volo più vicina alla propria residenza e se risulta nell’elenco di quelle che svolge attività giovanile. L’Associazione Sportiva che opera nel settore giovanile prevede nella propria organizzazione la figura di un tecnico che ha il compito di fornire tutte quelle indicazioni necessarie al maneggio dell’arma in sicurezza, alle nozioni basilari del regolamento fino alle prime esercitazioni controllate in pedana. Per poter praticare il Tiro a Volo in tutti i campi d’Italia è indispensabile tesserarsi presso un’Associazione Sportiva di tiro affiliata alla FITAV (il tesseramento prevede inoltre garanzie assicurative). La pratica giovanile è governata in ogni regione da una specifica Commissione che organizza, in collaborazione con il Delegato Regionale, l’attività che prevede anche la partecipazione a gare, sia in ambito regionale che nazionale. Il primo colpo è sempre un’esperienza emozionante e piena di adrenalina. In seguito, quando si tratterà di dover affinare i colpi, imparare la tecnica di tiro, trovare il proprio stile ed esercitarsi con i riflessi per colpire i bersagli mobili, il compito diventa decisamente più impegnativo.

Ma prima di sparare il primo colpo, gli appassionati che si avvicinano per la prima volta alla pratica del Tiro a Volo, devono apprendere alcuni basilari consigli. Pur essendo uno sport, non dimentichiamo che con il Tiro a Volo abbiamo a che fare con un fucile. Operando nel settore giovanile,la nostra organizzazione contempla la figura di un tecnico che ha il compito di fornire tutte quelle indicazioni necessarie al maneggio dell’arma in sicurezza, alle nozioni basilari del regolamento fino alle prime esercitazioni controllate in pedana.

È importante dotarsi anche delle attrezzature corrette: fucili, munizioni e le indispensabili cuffie o altri idonei dispositivi di protezione acustica. Particolare attenzione alla scelta dell’arma: il “calcio” del fucile deve adattarsi alla spalla in modo da ottimizzare il più possibile il tiro ed affinare lo stile. Anche l’abbigliamento va curato, gilet pensati appositamente per chi pratica il tiro a volo con paracolpi in eco pelle o in speciali materiali hi-tech in grado non solo di assorbire il colpo dei fucili ma anche di evitare che questi possano scivolare nel momento dell’azione di spraro. Cà dei Boschi Trap propone la sua linea di abbigliamento. (disponibile anche la “vetrina” dell’usato sicuro per quanto riguarda le armi).

La nostra Associazione Sportiva è affiliata alla FITAV. Una volta entrati a far parte di questo circuito, la tessera FITAV dà diritto all’ingresso di tutti i campi di Tiro a Volo d’Italia.